

Un tempo di inquietudine e di responsabilità
Come Coordinatore nazionale ed interregionale della comunicazione della Democrazia Cristiana, non posso nascondere la profonda preoccupazione che attraversa questo nostro tempo storico. Viviamo infatti una fase segnata da un susseguirsi di conflitti, guerre regionali e tensioni internazionali che sembrano riportarci indietro di decenni, quando il mondo era diviso in blocchi contrapposti e la pace appariva fragile e minacciata.
La tragedia delle guerre in corso – che insanguinano l’Europa orientale, il Medio Oriente, l’Africa e diverse aree dell’Asia – ci interroga come uomini e come cristiani. I conflitti non portano mai soluzioni durature, ma solo morte, distruzione, odio che si tramanda alle generazioni future.
In questo scenario, le due maggiori potenze mondiali, gli Stati Uniti e la Russia, non trasmettono sicurezza. Le politiche del Presidente americano e del Presidente Putin si muovono in una logica di confronto e contrapposizione che non fa che accrescere le tensioni globali. Da una parte e dall’altra prevalgono logiche di potenza, di dominio economico e militare, anziché una visione alta e lungimirante di cooperazione internazionale.
La Democrazia Cristiana richiama tutti – governi, istituzioni internazionali, opinione pubblica – al senso di responsabilità. È urgente rilanciare la diplomazia della pace, il dialogo tra i popoli, la cooperazione multilaterale che sola può fermare la spirale di violenza. La dottrina sociale della Chiesa ci ricorda che la pace non è mai un bene conquistato una volta per tutte, ma un impegno quotidiano, un compito che chiama ognuno di noi.
In questo momento difficile la voce dei cattolici democratici deve farsi sentire con chiarezza: no alle guerre di aggressione, no alla corsa agli armamenti, sì alla ricerca sincera e paziente della pace.
Il mondo ha bisogno di leader capaci
Giorgio Cavazzoli
Coordinatore nazionale ed interregionale della comunicazione della Democrazia Cristiana