
Gaza oggi è una ferita aperta nel cuore del mondo. Le immagini che ci raggiungono raccontano vite sospese, popoli privati della libertà e della dignità, bambini che non conoscono altro che macerie.
Non posso non pensare ai ghetti ebraici d’Europa: non per paragonare tragedie diverse, ma per ricordare che ogni volta che un popolo viene isolato e privato dei suoi diritti, l’umanità intera fallisce.
Oggi, anche molti ebrei, in Israele e nel mondo, alzano la voce contro le scelte del governo che rischiano di tradire la memoria della propria storia di dolore. In quelle voci c’è speranza: la sicurezza non si costruisce sull’oppressione di un altro popolo.
Papa Francesco ci ricorda che:
“Tutti i popoli, anche i più piccoli e deboli, devono essere rispettati nella loro identità e nei loro diritti, in particolare quello di vivere nella propria terra.”
In questa tragedia, la scelta dei patriarchi di Gerusalemme di restare accanto alle comunità colpite ci consegna una verità semplice: il silenzio non è un’opzione.
Preghiamo per Gaza, per ogni vittima innocente. Preghiamo per la pace, perché nessun uomo debba più subire l’ingiustizia di essere privato della sua dignità.
TOTO’ COFFARO – SEGRETARIO NAZIONALE DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA