Giovanni Morgese incontra il Segretario Generale UIL Scuola Rua Ravenna, Fabio Tommasoni: focus su affitti e stipendi dei giovani docenti

Ravenna, 23 maggio 2025 – Questa mattina, presso la sede della UIL di Ravenna, il candidato sindaco Giovanni Morgese ha incontrato Fabio Tommasoni, Segretario Generale della UIL Scuola Rua di Ravenna, per un confronto aperto e costruttivo sul futuro del personale scolastico e sulle difficoltà che affrontano i giovani insegnanti neoassunti, in particolare riguardo al costo della vita in città.

Nel corso dell’incontro, Morgese ha ribadito il suo impegno a favore della scuola pubblica e ha sottolineato come il Comune, pur non avendo competenza diretta sugli stipendi statali, possa comunque giocare un ruolo fondamentale nel migliorare le condizioni di vita degli insegnanti.

Uno dei punti centrali del colloquio ha riguardato l’emergenza affitti a Ravenna, una delle città con i canoni locativi più alti d’Italia. “Un giovane insegnante di prima nomina guadagna circa 1400 euro al mese: è impensabile che debba spenderne oltre la metà per un alloggio. Il Comune deve intervenire”, ha dichiarato Morgese.

Il Segretario Tommasoni ha evidenziato come, nonostante l’importanza strategica della scuola per la comunità, il sistema continui a essere penalizzato da una scarsa attenzione economica e da scelte politiche che favoriscono le scuole private a discapito di quelle pubbliche. “Lo Stato investe poco nella scuola pubblica, preferendo finanziare con milioni di euro le scuole private, creando così un sistema iniquo che mina i principi costituzionali di uguaglianza e accesso universale all’istruzione,” ha dichiarato.

Si è discusso anche delle difficoltà legate all’eccessiva burocratizzazione e all’assenza di tutele reali per i docenti, sempre più esposti a pressioni indebite da parte delle famiglie. “Stiamo assistendo a un aumento preoccupante di procedimenti disciplinari aperti contro insegnanti sulla base di semplici segnalazioni da parte dei genitori, spesso per ragioni legate ai voti o ai metodi educativi,” ha denunciato Tommasoni. “Con la trasformazione dei dirigenti scolastici in manager, il rischio è che si cerchi il consenso facile anziché la difesa del valore educativo.”

Morgese ha espresso condivisione per le preoccupazioni emerse e ha sottolineato la volontà di promuovere, in sinergia con le organizzazioni sindacali e gli enti locali, soluzioni concrete a sostegno del personale scolastico e della qualità dell’istruzione pubblica.

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