Appello per ricordare un carpigiano illustre

Il 29 marzo ricorre il 35° anniversario della morte di Vittorino Carra, parlamentare della Democrazia Cristiana dal 1958 al 1972. L’impegno per la sanità pubblica e la Croce Rossa

politico carpigiano, dal ‘45 ad oggi, ha ricoperto incarichi a livello nazionale di rilievo come Vittorino Carra: Deputato della Democrazia Cristiana per tre mandati (19581972), Membro dell’Ufficio di Presidenza della Camera nella V legislatura, Commissario Straordinario Enpas per 5 anni, membro del Consiglio Superiore della Sanità per due anni, Commissario Straordinario della Croce Rossa dal 1987 al 29 marzo 1989, allorché morì mentre presiedeva una riunione dei vertici del predetto Ente.

Questa la prestigiosa esperienza “romana” di un carpigiano, cresciuto nei giovani dell’Azione Cattolica guidati da don Vincenzo Benatti, profondamente legato alla sua città, di cui è stato Consigliere Comunale per 23 anni, svolgendo 239 interventi in aula, sempre seguiti con attenzione dal consesso e dal pubblico, sia per il rigore delle argomentazioni che per la sua riconosciuta dote oratoria.

Quanto sia stato fecondo il mantenimento di un costante rapporto con la realtà sociale carpigiana è testimoniato in primo luogo da questo suo apporto al dibattito consiliare su tematiche fondamentali come il varo del Piano Regolatore Generale e successive varianti; il Regolamento Edilizio; l’approntamento di aree industriali; il riordino del personale e dei servizi comunali attraverso la redazione della Pianta Organica; la realizzazione del servizio del metano nel nostro territorio; l’avvio del Comprensorio della Media Pianura Carpi-Correggio, poi naufragato per il persistere di resistenze in ottica grettamente provinciale; la proposta della D.C. carpigiana (’69-’70) di un servizio di trasporto pubblico urbano attuato solo molto più tardi; le ripetute sollecitazioni ad assumere iniziative, per ottenere un adeguamento della strada Modena-Mantova alle crescenti correnti di traffico.

Anche sulle tematiche socio-sanitarie locali offrì in Consiglio Comunale contributi di rilievo sull’assistenza agli anziani, la costruzione del Poliambulatorio, il passaggio di gestione del “Ramazzini” dalle Opere Pie all’Ente Ospedaliero di Carpi. Proprio nel suo ultimo intervento il 16 febbraio 1974 analizzò, con ampia prospettiva, il processo di trasformazione dei servizi sanitari in atto in quegli anni ai diversi livelli, con la denuncia fra l’altro dei rischi, ancor oggi attuali, di una non lungimirante o sperequata valutazione della rete delle strutture di assistenza e cura sul territorio. Né si può dimenticare, al di là del suo apporto come Consigliere Comunale, l’impegno concreto e puntuale per agevolare la soluzione di importanti questioni o promuovere e favorire iniziative utili al nostro territorio: l’apertura qui della Sezione Doganale in un tempo in cui crescevano a ritmo sostenuto le esportazioni; la costituzione dell’Associazione Imprenditori dell’Abbigliamento per fornire servizi di supporto alle aziende; la nascita dell’Istituto Professionale “Vallauri”, fondamentale per la formazione di operatori dei settori trainanti dell’economia locale, il tessile e il metalmeccanico; la promozione della Fondazione “Kennedy”, nella prospettiva di creare strutture per i giovani, dissolta poi per precise miopi responsabilità delle parti in causa, fra cui la Diocesi; il mantenimento del tracciato originario dell’Autobrennero con casello a Carpi, vera vetrina per la nostra città.

Di questo lungo, complessivo e prezioso servizio alla comunità carpigiana, quale riconoscente concreto e ben visibile segno rimane? Solo la misera intitolazione di una piccola strada secondaria di un quartiere dell’estrema periferia cittadina, esclusivamente nota ai pochi residenti. Da anni abbiamo chiesto di individuare un luogo o un edificio davvero idoneo a ricordare degnamente Vittorino Carra. Fin qui l’Amministrazione Comunale non ha fornito risposta.

Non si lasci passare anche questo anniversario, con un silenzio ingrato e incomprensibile, cioè senza una decisione doverosa, per perpetuare nei concittadini la memoria di un benemerito servitore della comunità locale, il quale, come nessuno finora, ha pure ricoperto ruoli di alto spessore a livello nazionale.

Vittorino Carra

1991 – Una commemorazione di Vittorino Carra in Sala Duomo, Antonio Prandi presenta il ritratto di Vittorino realizzato da Sergio Sforzi

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