La Democrazia Cristiana sul centrodestra locale: “Serve unità, non guerre interne”

La Democrazia Cristiana osserva con preoccupazione quanto sta accadendo nel centrodestra ravennate.

Il ricorso presentato da Alessandro Baroni al TAR contro l’elezione di Anna Adele Greco, con soli due voti di scarto, non è soltanto una questione giuridica: è il segno evidente di una coalizione che, invece di affrontare insieme le sfide della città, finisce per consumarsi in conflitti interni.

Non è la prima volta: già nei mesi scorsi la consigliera Greco aveva lasciato la Lega per passare a Fratelli d’Italia, aprendo una frattura nel fronte della coalizione. A ciò si aggiungono polemiche pubbliche tra esponenti degli stessi partiti su sicurezza e amministrazione, in un clima che richiama più la logica del sospetto che quella della collaborazione.

La Democrazia Cristiana ritiene che Ravenna abbia bisogno di stabilità, responsabilità e capacità di sintesi. Le energie della politica non devono essere sprecate in faide personali o guerre fratricide, ma dedicate ai problemi concreti dei cittadini: famiglie, lavoro, giovani, anziani.

Per questo la DC ribadisce il proprio impegno a costruire ponti e non muri, a unire invece che dividere, offrendo un’alternativa credibile e responsabile. La magistratura amministrativa farà il suo corso; noi chiediamo che la politica ritrovi sobrietà e senso del bene comune.

Giovanni Morgese

Vice Segretario Regionale DC Emilia-Romagna

Dina Costa

Segretario Comunale DC Ravenna

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