Comunicato della Democrazia Cristiana Emilia Romagna

Cavazzoli D.C.: La Democrazia Cristiana esprime la propria ferma condanna nei confronti del recente regolamento attuativo pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 3 febbraio 2025, in merito all’esercizio della libertà sindacale nelle Forze armate, che entrerà in vigore il prossimo 18 febbraio. Un provvedimento che non solo si presenta come un grave insulto alla dignità delle forze di polizia ad ordinamento militare, ma anche come un colpo diretto alla democraticizzazione delle nostre forze armate, elemento imprescindibile per una società che si definisce moderna e giusta.

Il regolamento in questione è, infatti, un insieme di articoli illiberali, liberticidi, che offrono uno spunto di riflessione profondo sullo stato di salute della nostra democrazia. Un testo frutto di una modalità di elaborazione assolutamente discutibile e unilaterale, in cui non si è tenuto conto, né tantomeno si è cercato il dialogo, con le forze sindacali militari, contrariamente a quanto alcuni rappresentanti del Governo avevano promesso. La Democrazia Cristiana ritiene che l’assenza di un reale confronto con le associazioni sindacali sia un fallimento della politica, che dimostra la totale incapacità di visione e di progettualità per il futuro del nostro Paese e delle sue istituzioni.

In un momento in cui la politica italiana si fa portavoce della necessità di maggiori tutele per le Forze dell’Ordine, paradossalmente si consente l’adozione di un regolamento che mina alla base le stesse fondamenta della tutela dei diritti dei lavoratori militari. Questo è un errore politico grave e difficile da giustificare, che rischia di compromettere la credibilità del sistema delle Forze Armate e della loro capacità di rispondere alle sfide del presente e del futuro.

La Democrazia Cristiana ritiene che l’intera legge 46/2022, e il relativo regolamento attuativo, siano obsoleti e bisognosi di una revisione radicale. Un passo indietro rispetto a quanto richiesto dalla modernizzazione delle nostre istituzioni militari, che oggi guardano ad altri modelli europei ben più avanzati e rispettosi dei diritti sindacali e civili. Non possiamo permetterci di restare fermi, mentre il resto d’Europa prosegue a passo deciso verso un rafforzamento delle relazioni tra le forze armate e i sindacati militari.

Inoltre, non possiamo non sollevare i gravi dubbi di incostituzionalità sollevati anche dal Nuovo Sindacato Carabinieri, particolarmente in riferimento all’articolo 39 della Costituzione che tutela la libertà sindacale. La Democrazia Cristiana si schiera al fianco di chi denuncia la violazione di principi costituzionali fondamentali, con l’intento di fare luce su un regolamento che appare come un vero e proprio “scempio giuridico”.

Per questi motivi, la Democrazia Cristiana chiede un urgente incontro con il Ministro della Difesa Guido Crosetto per un’analisi approfondita del provvedimento, al fine di rivedere e correggere un testo che, al di là delle buone intenzioni, rischia di compromettere la credibilità e l’efficacia delle Forze armate italiane, unicamente a causa di scelte politiche miopi e senza un’adeguata visione di futuro.

Democrazia Cristiana – Sempre al fianco della Costituzione e della giustizia sociale.

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