
**Comunicazione Politica della Democrazia Cristiana: La Manovra Fiscale della Regione Emilia-Romagna**
La Democrazia Cristiana esprime forte preoccupazione per la manovra fiscale recentemente proposta dal presidente Michele De Pascale. Questa manovra, purtroppo, non sembra rispondere in maniera adeguata alle necessità delle famiglie e dei cittadini emiliano-romagnoli, in particolare quelli appartenenti alla classe media. L’aumento delle imposte, destinato a colpire principalmente le fasce di reddito medio-alte, rischia di aggravare ulteriormente le difficoltà di chi già vive in condizioni di precarietà economica.
1. **Indiscriminazione delle Imposte**
Aumentare l’addizionale regionale Irpef per i redditi superiori a 28.000 euro senza una distinzione sufficiente tra le diverse fasce di reddito è un errore che non rispetta i principi di equità e progressività fiscale. La fascia 28.000-50.000 euro, spesso composta da famiglie che lottano per arrivare a fine mese, non può essere trattata allo stesso modo di chi guadagna cifre significativamente più alte. È necessario un sistema più differenziato, che tenga conto delle reali difficoltà economiche della classe media.
2. **Gestione Inadeguata delle Risorse**
L’aumento dei ticket farmaceutici e dei costi dei servizi sanitari, purtroppo, non affronta il vero problema della sanità regionale, che è il sottofinanziamento da parte dello Stato centrale. La Regione dovrebbe esercitare maggiore pressione sul governo nazionale per ottenere trasferimenti più equi, invece di ricorrere costantemente a nuove imposte che gravano sui cittadini senza risolvere le cause profonde del malfunzionamento del sistema sanitario.
3. **Mancanza di Dialogo con le Parti Sociali**
La Democrazia Cristiana sottolinea con forza l’assenza di un dialogo concreto con le parti sociali, come i sindacati e le associazioni di categoria, che rappresentano le istanze di lavoratori e famiglie. Non consultare adeguatamente queste realtà rischia di compromettere la legittimità delle scelte politiche, alimentando il malcontento e la sfiducia dei cittadini verso le istituzioni.
4. **Una Visione Miope e A-Corto Raggio**
La proposta fiscale della Regione sembra affrontare i problemi strutturali in modo superficiale e a breve termine, con soluzioni che non risolvono le radici della crisi sanitaria e sociale. La Democrazia Cristiana ritiene che serva una riforma complessiva della spesa pubblica, che ottimizzi l’allocazione delle risorse e garantisca un futuro sostenibile per il nostro sistema sanitario e per tutti i cittadini.
5. **L’Impatto Sulle Famiglie a Reddito Medio**
I cittadini con reddito medio sono quelli che subiranno il maggiore carico fiscale. Queste famiglie, che già lottano con l’aumento dei costi della vita, non possono essere ulteriormente penalizzate senza alcuna forma di compensazione. La Democrazia Cristiana propone un piano fiscale più giusto, che comprenda agevolazioni per le famiglie e sgravi per chi si trova in difficoltà economiche.
6. **Necessità di Politiche per la Crescita Economica**
Non basta focalizzarsi sull’aumento delle imposte: la Regione deve stimolare la crescita economica, incentivare l’innovazione e supportare le imprese locali per creare posti di lavoro e sviluppare il territorio. Senza un piano di sviluppo economico sostenibile, la manovra fiscale rischia di impoverire ulteriormente la popolazione e rallentare la ripresa.
In conclusione, la manovra proposta non affronta con la dovuta lungimiranza i problemi strutturali della Regione Emilia-Romagna. La Democrazia Cristiana ritiene che sia necessaria una vera e propria **riforma della spesa pubblica**, con un maggiore impegno per il dialogo con le parti sociali e una gestione più equilibrata delle risorse. È fondamentale lavorare insieme al governo centrale per ottenere il giusto supporto finanziario, senza continuare a gravare sulle spalle dei cittadini. Solo con un approccio equilibrato e di lungo periodo potremo garantire il benessere e il futuro della nostra Regione.
IL COMITATO REGIONALE DELL’ EMILIA ROMAGNA DC
Simona Vietina,. Giorgio Cavazzoli,.Mauro Bertolino, Giovanni Morgese, Erio Luigi Munari, Armando Cabri, Veronica Granvillano, Matteo Zaccarelli, Camillo Po, Giuseppe Spaccapaniccia, Daniele La Bruna, Alessandro Paolo Lualdi, Giovanni Gallenti, Luca Corelli, Annalisa Petarra,Andrea Amadei.