COMUINICATO STAMPA DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA DELL’EMILIA ROMAGNA

Nessuna persona al mondo può permettersi di giudicare il prossimo. Ciò si basa sulla concezione che nessun uomo è privo di peccato e quindi nella posizione di condannare i comportamenti altrui.

Questa mattina il sen. Carlo Calenda ha ribadito in una intervista si RADIO 24 che a lui parrebbe “assurdo” che un politico condannato per favoreggiamento aggravato alla mafia e rivelazione di notizie coperte da segreto istruttorio possa avere “pretese” in politica e che la richiesta della presenza del simbolo della DC non avrebbe alcun senso (secondo Calenda) alle elezioni Europee.

Chi scrive abita in Emilia Romagna, non ha condanne, rispetta la legge e potrebbe essere considerato “illibato” e di conseguenza in totale “distonia” con la figura di Totò Cuffaro viste le affermazioni di Carlo Calenda, MA COSI’ NON E’!

Cuffaro è stato condannato ed ha “scontato” con dignità in carcere la pena comminata, ma quanti cittadini sono stati condannati ed hanno dovuto andare nelle patrie galere ingiustamente? Premesso tutto ciò io guardo cosa ha fatto e cosa sta facendo il sen. Cuffaro:

  1. Invito il sen. Calenda ad andare a vedere il documentario del regista Marco Gallo dal titoli “1768 giorni” nel quale si racconta la vicenda di Totò Cuffaro
  2. Invito il sen. Calenda a visitare il sito www.aiutiamoilburundi.org dell’Associazione AIUTIAMO IL BURINDI ONLUS in modo tale da vedere cosa sta realizzando questa realtà “umanitaria” nel paese africano, Associazione sostenuta e promossa da Totò Cuffaro
  3. Invito il sen. Calenda a fare un giro in Sicilia e di parlare con tutti i consiglieri comunali, provinciali ed i deputati regionali della Democrazia Cristiana che hanno trovato nuovamente il desiderio di fare politica grazie all’azione ed all’incitamento di Totò Cuffaro. Invito lo stesso sen. Calenda ad interloquire civilmente (se ne è capace) con tutti i consiglieri comunali, provinciali e Regionali della Democrazia Cristiana in Italia, che sono più di quelli che pensa lui
  4. Infine invito il sen. Calenda a fare una dichiarazione pubblica nella quale, dopo aver fatto anche una sola delle 3 cose sopra indicate, si scusa per le sciocchezze che ha affermato oggi nei giorni scorsi, infamando un politico di tutto rispetto che gode della stima di miglia di italiani

Calenda ed Azione rappresentano quel metodo di fare politica “forcaiolo” che io ho sempre disdegnato e tornando a chi deve scagliare la “prima pietra” lo invito a fare un esame di coscienza e invece di fare il moralista de “noantri” inizi a guardare a casa sua e la finisca di offendere chi in politica c’è e ci sarà sempre e solo per servire la propria gente.

ad maiora

Giorgio Cavazzoli – Vice Commissario Regionale della Democrazia Cristiana Emilia Romagna

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