
avv. Dina Costa cav. Giovanni Morgese
COMUNICATO STAMPA
Centrodestra diviso e autoreferenziale: così si è consegnata la città al centrosinistra
A cura di Giovanni Morgese, Commissario Provinciale della Democrazia Cristiana – Ravenna
Le recenti dichiarazioni del consigliere regionale Alberto Ferrero (FdI) confermano quanto da tempo la Democrazia Cristiana va denunciando: l’ennesima sconfitta del centrodestra a Ravenna non è stata una fatalità, ma la conseguenza diretta di scelte sbagliate, chiusure e personalismi.
Ferrero ha ragione nel dire che la frammentazione ha inciso pesantemente sul risultato, ma evita accuratamente di spiegare chi l’ha voluta e alimentata. Il centrodestra si è presentato con tre candidati sindaco distinti – Nicola Grandi, Alvaro Ancisi, Veronica Verlicchi – protagonisti di una competizione interna spesso condotta con toni sgradevoli agli occhi degli elettori. Questo ha generato confusione e scoramento, portando a un astensionismo di massa e, inevitabilmente, alla riconferma del centrosinistra.
La Democrazia Cristiana ha tentato fino all’ultimo un percorso di dialogo con tutte le cinque anime dell’area alternativa al PD: Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, la Lista per Ravenna di Ancisi e La Pigna. Ne è emersa da subito una realtà frammentata, divisa, priva di visione comune e incapace di trovare sintesi, persino sui temi più condivisibili. In un contesto in cui la DC proponeva una convergenza programmatica, ci siamo trovati davanti a un clima da resa dei conti, dove il confronto politico era ridotto a questioni personali e logiche di potere.
Non si può chiedere compattezza dopo aver imposto candidature senza ascolto. Non si può invocare unità quando si escludono a priori voci moderate, civiche e popolari che avrebbero potuto rafforzare una vera alternativa al dominio del centrosinistra. Chi ha voluto “correre da solo”, oggi non può chiamarsi fuori.
Per tornare competitivi a Ravenna e in provincia serve un cambio di metodo: confronto, apertura, rispetto del pluralismo e dei territori. La Democrazia Cristiana è pronta, come sempre, a fare la sua parte. Ma la stagione delle alleanze a comando e delle liste calate dall’alto deve finire. O si costruisce un centrodestra largo, inclusivo e maturo, o si continuerà a perdere, consegnando il governo delle città – e la fiducia dei cittadini – ad una determinata forza politica in grado di aggregarsi.
Giovanni Morgese
Commissario Provinciale della Democrazia Cristiana –