Accolgo con soddisfazione la recente direttiva promossa dal Ministro della Pubblica Istruzione Valditara, che entrerà in vigore nell’anno scolastico 2026/2027, relativa all’introduzione dello studio della Bibbia come libro di testo nei primi due anni della scuola primaria. Questo provvedimento non fa altro che confermare le radici giudaico-cristiane del popolo italiano.

Ritengo che il testo sacro non solo sia ancora attuale, ma abbia un valore eterno. La sua lettura nei primi anni di scuola potrà aiutare le future generazioni a ridefinire modelli culturali e comportamentali, offrendo loro strumenti di crescita e riflessione.

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