

LETTERA APERTA A MONS. ZUPPI
Eccellenza, carissimo Mons. Zuppi,
Non possiamo fare a meno di osservare con una certa meraviglia che la sua figura, pur così autorevole e rispettata, continua a essere al centro di un dibattito che sfida le categorie politiche tradizionali. Ma, se permettete, ci sentiamo di fare una modesta osservazione: forse sarebbe il momento di dedicare più tempo e attenzione a quell’aspetto della sua missione che riguarda i più deboli, gli ultimi, e meno a quella che, purtroppo, sembra diventata una politica di schieramento che troppo spesso si allontana dal cuore del Vangelo.
Sappiamo bene che lei è l’espressione di un mondo cattolico che, talvolta, si è avvicinato a certe posizioni di sinistra, a quelle correnti che hanno contribuito a plasmare, nel bene e nel male, l’evoluzione del panorama politico italiano. Tuttavia, non possiamo ignorare che la tradizione della Democrazia Cristiana ha sempre avuto un altro orizzonte: un orizzonte di collaborazione con le forze riformiste e socialiste, ma mai subordinandosi a un’ideologia che possa oscurare il nostro impegno a favore di una società giusta, inclusiva, e solidale.
Mi permetta, dunque, di chiarire un punto fondamentale: la nostra identità democristiana non è né nostalgica né reazionaria. È, piuttosto, una costante ricerca di equilibrio, quella stessa moderazione che, nei momenti decisivi della storia, ha permesso al Paese di evitare gli estremismi e di fare scelte responsabili. Il Centro, dunque, non è uno spazio di “comodo”, né tantomeno il luogo dove si rifugiano i cattolici e i liberali, ma è la dimensione politica che si batte con coerenza affinché il bene comune prevalga sopra ogni interesse di parte.
A questo punto, Monsignore, sarebbe forse più proficuo riservare la sua autorevolezza al servizio di chi ha più bisogno, senza cedere a logiche politiche che, talvolta, rischiano di distogliere l’attenzione dal compito più alto che la Chiesa ha sempre avuto: quella di guidare le coscienze, di ascoltare le necessità degli ultimi, di incarnare una spiritualità che supera le divisioni terrene.
Con profondo rispetto e stima, continuerò sempre a seguire il cammino della fede cattolica, ma non posso fare a meno di ribadire la mia ferma convinzione che la vera forza del nostro impegno politico sta nel Centro, dove moderazione, rispetto e dialogo sono la chiave per costruire una società più giusta, per tutti.
Con sincero affetto e in spirito di fraterna collaborazione,
Democrazia Cristiana di Ravenna
Mauro Bertolino Commissario Prov RA della DC
Giovanni Morgese DC Ravenna