******COMUNICATO STAMPA*******

Alcune riflessioni sulla situazione a Modena città:

Una città con tanti e liberi luoghi dati allo Sport, aiuta i ragazzi a perseguire sani principi ed a non essere deviati da cattive compagnie e dal malaffare.

Il fenomeno dell’immigrazione riguarda il nostro Paese da oltre 30 anni.

Gli immigrati – famiglie – regolari arrivati negli ultimi anni sono scarsamente integrati al tessuto sociale. Spesso vivono in zone periferiche della città dove colonizzano interi quartieri.

Lasciano i loro figli maschi sulle strade giorno e notte alla mercé di ragazzi più adulti già usi all’illegalità e di adulti mal intenzionati.

Il modello di integrazione non funziona. Per scarsa volontà di entrambe le parti , bisogna iniziare a conoscersi e la scarsità di lavoro, e soprattutto la mancanza di integrazione nella scuola, dove si insegna ormai poco e male, non risulta essere più quell’ambiente nel quale ci si incontra. 

Per i ragazzi allora può fungere da veicolo per l’integrazione è proprio lo sport, ovviamente oltre alla buona educazione anche scolastica.

È un’enorme opportunità, per toglierli dalla strada, dai soldi facili della criminalità, per dare un obiettivo sano e vero a giornate vuote. Ragazzi che spesso hanno problemi di identità, ovvero non si sentono italiani, può aiutarli fare sport e sognare di indossare un giorno la maglia di una squadra sportiva cittadina e chissà, nazionale.

Il problema dell’immigrazione, soprattutto quella irregolare gestita dal costoso sistema dell’accoglienza, molti ritengono non lo si voglia volontariamente risolvere.

Fa  comodo così per ragioni economiche ed elettorali. Così si creano scontri sociali, etnici, religiosi ed economici, evitabili e dannosi. Lo sport può assolvere quel compito, ammesso vi sia la volontà.

Quando dall’Amministrazione comunale in tema di sicurezza butta la palla addosso ad altre istituzioni, fa come da scaricabarile o il “se renvoyer la balle” come dicono i Francesi,  negando le proprie responsabilità, in realtà si intende nascondere la realtà e le proprie mancanze è incompetenze volute o reali.

Vi sono periferie della città di Modena dove la percentuale del numero di famiglie straniere sulle Italiane è altissima ma, invece che riempirle di sani e liberi  luoghi di aggregazione sportiva lo hanno fatto con brutti casermoni di costoso cemento senza peraltro migliorarle nell’arredo e nel corredo urbano.

Quello della corretta integrazione è uno dei temi cardini di questa epoca, per il quale la nostra città sta facendo poco. Soltanto qualche mese fa dal Comune è stata indirettamente riconosciuta la propria colpa  con l’approvazione del progetto contro la povertà educativa nei territori Sacca – Crocetta. 

Altroché Questura alla  fascia A. Potrebbe essere di utilità come potrebbero esserlo i fatti di competenza dell’Amministrazione cittadina, questa si  deve essere di fascia A.

Camillo Po – Commissario Modena Città della DC

Armando Cabri – Segretario Provinciale della DC a Modena

*******UFFICIO STAMPA DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA DELL’EMILIA ROMAGNA******

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